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Birdman - Recensione

27/08/2014 | Recensioni |
Birdman - Recensione

In odore di Oscar in più categorie, in primis con la rinascita di Michael Keaton, Birdman, il nuovo film di Innaritu è quanto di più lontano ci si possa immaginare dal cinema del regista di Babel. È, infatti, un'opera corposa, ricca di sotto temi e visivamente d'impatto, avvicinandosi ai grandi film di Aronofsky.

La pellicola è una black comedy che racconta la storia di un attore, Riggan Thomson (Michael Keaton) sul viale del tramonto, che ha visto l'apice del successo interpretando un super eroe. Si ritrova così a dover rilanciare la sua carriera grazie ad uno spettacolo a Broadway, ma nei giorni prima del debutto dovrà fare i conti con diverse difficoltà.

Birdman potrebbe trovare dei nessi autobiografici con la vita dello stesso Keaton che si ritrova, grazie a questo film, a dover rilanciare la sua carriera dopo aver interpretato, nei lontani anni 90, il Batman, un supereroe appunto, di Tim Burton. Al suo fianco un' altra eredità dei cinecomic attuali, Emma Stone, completamente all'altezza del ruolo. E proprio Batman è il primo riferimento che ci troviamo ad ascoltare con una voce fuori campo rauca e bassa che dialoga direttamente con il protagonista, creando una sorta di tragedia greca, dove la voce stessa funge da coro.

Ma Birdman è anche una pellicola ricca di dicotomie che mette a confronto e a rapporto diverse tematiche come l'era dei social network e del se "non ci sei non esisti", padri e figli, la maschera teatrale contro quella cinematografica. 

Proprio questo è il tema più evidente e centrale e lo si capisce anche in una battuta "Tu non sei un attore, ma una celebrità". Da qui si sviluppa una sottile critica verso il pubblico che ama e idolatra i blockbuster, snobbando i film d'autore. Robert Downey Jr è Iron Man? Lo stesso Keaton è solo ed esclusivamente Batman? Birdman scava nella psiche degli attori portandoli ad una sorta di accettazione dei ruoli che li hanno resi famosi e in qualche modo ingabbiati. Per fare ciò Innaritu usa una tecnica visiva e cinematografica accattivante con un montaggio interno che fa apparire la pellicola come un unico affascinante piano sequenza.

Se dobbiamo trovargli un difetto, sta nel voler troppo allungare il brodo sul finale, ma Birdman è una grande opera che soddisfa sia nella messa in scena che dal punto di vista diegetico, proponendosi come uno dei maggiori candidati ai prossimi Oscar.

Sara Prian

 


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